giovedì 28 novembre 2013

Abuso di discarica

Discarica abusiva? No, ma “abuso di discarica” si!! Non vediamo come altro definire questa insostenibile situazione in merito alla gestione dei rifiuti che continua ad attanagliare le vite, già di loro martoriate, dei nostri masochisti concittadini crotonesi sempre più rassegnati ad una morte lenta e dolorosa. L'art. 205 del d.lgs. 152/2006 stabilisce (almeno sulla carta) che i comuni assicurino una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari ad una soglia minima del 65% da raggiungere entro il 2012 (anno decisamente scorso). La soglia raggiunta dal comune di Crotone si ferma a “soli” 45 punti in meno…ovvero al 20%!!! Praticamente non è stato tagliato neanche il primo traguardo che stabiliva la soglia del 35% da raggiungere entro l’anno 2006!!! Paradossalmente la raccolta differenziata funzionava più quando non c’era: ricordiamo per esempio quando negli anni 80-90 noi bambini riportavamo le bottiglie di vetro al supermarket per ricevere lo sconto sui nuovi acquisti! Oggi, agli sgoccioli del 2013, l’attuale situazione nella città che vanta fino alla nausea storiche origini e vocazione turistica…è quella immortalata nella foto che accompagna questo articolo: una grande pattumiera dalla quale spuntano pezzi di strada e lembi di centro storico. Questa grande pattumiera verrà, purtroppo o per fortuna (chissà), man mano trasferita in discarica, quella che molti cittadini forse ne ignorano l’ubicazione ma non gli odori che vengono dispersi quotidianamente nel popoloso quartiere Margherita. Il presente è grigio ed il futuro nero, eppure improvvisamente la città sembra risvegliarsi e decide di “metterci la faccia”: numerosi cittadini che hanno toccato con mano le conseguenze dell’inquinamento ambientale prodotto dalle fabbriche dell’Eni, taciuto dalla politica locale, sono scese in strada per gridare basta alle morti di cancro, ne sono state contate 9 proprio nei due giorni antecedenti la manifestazione! Dunque questa urbe ha ancora qualcosa da dire e da rivendicare, non è vero che sono tutti depressi e rassegnati, ci auguriamo allora che questo risveglio duri nel tempo e magari contagi tanti altri cittadini che ancora sonnecchiano tra partite di calcio e giochini dello smartphone…