mercoledì 28 dicembre 2011

La regola è nulla senza controllo

“La potenza è nulla senza controllo” recitava lo spot di una nota casa produttrice di pneumatici ma oggi la massima potremmo riformularla ed adattarla all’attuale situazione in cui la città di Crotone è costretta a vivere: “la regola è nulla senza controllo” vale a dire che ogni norma o legge che sia, perde di valore se nessuno esercita il controllo per farla rispettare. Tante volte riflettiamo sul perché molte cose non vanno per il verso giusto e pensiamo di trovare la risposta nell’inciviltà, nell’incuria, nella pigrizia, nel menefreghismo, nella prepotenza… sicuramente il 50% lo fanno loro ma l’altro 50% si cela nella mancanza di controllo ovvero nella “silenziosa licenza” data ai cittadini di fare di testa propria senza che alcun tutore indichi loro l’errore commesso affinché non venga ripetuto. Al cittadino “conviene” parcheggiare in doppia fila per poter fare la spesa senza dover perdere 30 minuti in cerca di un civile parcheggio, al cittadino che trova difficoltà nel gettare prima la carta poi la plastica poi il vetro, “conviene” depositare i rifiuti tutti in un unico contenitore in pochi secondi, e anche al cittadino che ristruttura la casa “conviene” abbandonare lastre su lastre di eternit nella prima campagna sperduta senza dover spendere carriole di euro per smaltirli… Perché un cittadino dovrebbe perdere soldi e tempo con la burocrazia quando “conviene” risparmiarli affidandosi al “fai-da-te” o a chi ti fa risparmiare a modo suo… ?! Ce lo suggerisce soltanto la morale (che i crotonesi in gran parte disconoscono) non sono certo i nostri amministratori ad imporlo visto che continuano imperterriti a governare senza un piano preciso, senza un programma, senza un obbiettivo concreto, senza ascoltare i propri cittadini e pertanto senza (o facendo finta di non) vedere quello che accade realmente nella città, quella stessa città che dovrebbero salvaguardare e soprattutto controllare quotidianamente, ma che in realtà lasciano in pieno abbandono e considerano soltanto come luogo dove meglio sfruttare il potere per ricavarne dell’altro…  E’ proprio vero che “chi ha denti non ha pane e chi ha il pane non ha i denti”, il potere lo detengono sempre coloro che non sanno utilizzarlo per gli altri (come dovrebbe essere) ma solo per se stessi. Noi giovani a-partitici, quindi senza falsi obsoleti ideali e senza secondi fini di lucro e di potere… avremmo la soluzione per ogni problematica presente sul territorio, ma nessuno crede nelle nostre capacità, nessuno o forse pochi pochissimi si fidano di giovani onesti e volenterosi, tutti o comunque in molti preferiscono chi è furbo e scaltro d’altronde è dai tempi di Cristo che si preferisce dare spazio ai Barabba e rifiutare i veri salvatori… Personalmente sono sempre più schifosamente nauseato dalla malapolitica che regna a Crotone, che non ci sia controllo è oramai un’abitudine radicata, i vigili spuntano per le strade insieme ai mandarini nel mercato ortofrutticolo, insieme ai crustoli nelle nostre case e nei presepi nelle chiese… solo a Natale, grazie a Dio!


Christian Greco

venerdì 23 dicembre 2011

Prima candelina per Nuova Hera

L’associazione che pensava di smussare la mentalità crotonese, almeno quella dell’Amministrazione Comunale, di riuscire a dare una scossa ad una città mezza morta, di donare qualche utile consiglio per lo sviluppo culturale della città ma soprattutto dei cittadini… tira le somme dopo un anno di attività: era il 23 dicembre del 2010 quando 5 ragazzi armati di vernice e pennelli ripulivano a spese loro le pareti di un edificio privato completamente imbrattato da “scarabocchi” fatti con le bombolette spray. L’edificio in questione era il “Palazzo dei Ferrovieri” una struttura abbastanza storica del centro cittadino che i membri fondatori dell’associazione ritenevano ingiusto lasciare in quelle condizioni indecorose, pur non essendone i proprietari né i condomini… il messaggio diretto ai concittadini ed all’amministrazione comunale era chiaro: rimboccarsi le maniche e darsi da fare per migliorare tutto ciò che di negativo c’è in città perchè vi appartiene, la cura della città spetta in primis al sindaco perché ne possiede le chiavi, ma subito dopo a tutti noi cittadini, nessuno escluso. Quel 23 dicembre i ragazzi di Nuova Hera potevano passarlo a casa con familiari ed amici a giocare a carte, a mangiare crustoli e susumelle, a passeggiare sul lungomare, a giocare a calcetto o a farsi le cannette sulla lega navale… eppure hanno voluto, almeno per una volta, dimostrare che basta poco per cambiare le cose senza stare a guardarle lamentando che non funzionino o che non vadano bene, e che si possono ottenere ottimi risultati anche senza aspettare la “manna dal cielo”. L’idea di una “Nuova Hera” in realtà nasceva in estate dopo lunghi anni di una repressa insoddisfazione della classe politica locale, incapace di gestire il territorio e di lasciare le buone prospettive per il futuro di noi giovani. Poi nel frattempo scoprimmo l’esistenza di “Stanchi dei Soliti” e così, creare una lista civica per presentarci alle elezioni amministrative, non serviva più! La nostra voglia di fare, però, era così grande che non avevamo tempo da perdere, e così decidemmo di fondare un’associazione di sensibilizzazione al senso civico: dare il buon esempio ai concittadini sul comportamento sociale, cercando di smuovere un po’ le coscienze e magari ottenere un piccolo ma gioviale cambiamento. Dopo 12 mesi di vita, in città, tutto è rimasto com’era, di coscienze forse qualcuna l’abbiamo smossa, l’unica certezza è che ci siamo dati da fare, pur facendo la parte delle mosche bianche, abbiamo realizzato tante iniziative sociali per dare spunto al cambiamento, tante altre non siamo riusciti ad effettuarle perché i temi che volevamo trattare (es. la raccolta differenziata) non erano (e non lo sono tuttora) stati ancora introdotti dai nostri “maestri” nella vita sociale cittadina! Noi comunque andremo ancora avanti senza patrocini ma soltanto ringraziando tutti quelli che hanno preso parte alle nostre iniziative e che ce ne hanno suggerite tante altre da poter realizzare. Un abbraccio a presto e Buone Feste.

Nuova Hera

domenica 4 dicembre 2011

Niente è più certo del cambiamento

Esistono in tutto il mondo, ma in particolare in Italia, specie in Calabria, soprattutto a Crotone, determinate cose, usi, costumi, ideologie che ad un certo momento divengono obsoleti e l’unico spazio che dovrebbero occupare è quello di una vecchia cantina, appesi ad un chiodo arrugginito o conservati sul fondo di un polveroso cassetto, perché prima o poi arriva il capolinea per tutto, è inutile portare avanti un qualcosa che appartiene al passato soprattutto se si è rivelato poco costruttivo, inutile o inconcludente. Restare legati ai tempi che furono è il modo peggiore di affrontare il futuro, dal passato bisogna soltanto attingere alle cose utili ed individuare gli errori da non ripetere dopodiché tocca tirar fuori nuove idee, nuovi stimoli, nuovi orizzonti da raggiungere, nuove strade da percorrere, se la nostra nazione non si pone un nuovo modello di sviluppo, faticherà ancora per chissà quanto tempo prima di tornare ad essere un grande paese... ma senza uscire dai confini locali e pensando alla nostra piccola e meravigliosa Crotone dobbiamo, noi figli di Pitagora, eliminare al più presto tutte quelle cattive abitudini che ci trasciniamo dietro da troppo tempo, solo allora potremo far rivivere l’antica civiltà di cui tanto ci vantiamo di esserne gli eredi. Questa lettera prende vita subito dopo aver visto un muro in Piazza De Gasperi, da poco tempo riassestata dopo che i soliti vandali l’avevano distrutta, imbrattato con una scritta: ”ULTRAS LIBERI KR – NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO”. Il gesto è quello di chi da spazio all’istinto mettendo da parte la ragione, praticamente come fanno gli animali, distruggendo le poche ambizioni degli altri crotonesi di vedere una città diversa da quella che è oggi. Che la scritta nasca da una situazione di disagio sociale è indiscutibile ma se ognuno si sentisse “libero”, come dicono loro, di mostrare il disagio in questo modo, i nostri poveri muri sarebbero tutti neri (ahimè in gran parte già lo sono)! Perché imbrattare una parete pubblica anziché prendere carta e penna come abbiamo fatto noi? Perché, pur avendo quel messaggio un significato importante, creare un danno alla propria città? Perché, se davvero si crede in quello che si è scritto, ci si nasconde vigliaccamente dietro un muro senza metterci la propria faccia? In realtà gli autori di questo pseudo-murales “non sanno quello che fanno”, e continueranno a non saperlo se rimangono aggrappati ad un modo di fare arcaico e grottesco, l’incivile rimane tale perchè resta fuori dalla civiltà e quindi lontano da chi potrebbe ascoltarlo ed appoggiarlo nel suo intento. Stesso discorso vale per coloro che ancora disegnano falci, martelli, svastiche, stelle, croci celtiche e quant’altro che a nostro avviso non fa emergere idee e pensieri differenti ma al contrario evidenziano un unico gruppo di individui accomunati dalla nostalgia verso finti rivoluzionari e violenti trascinatori di folle. La vera rivoluzione è il cambiamento… a Crotone, invece, molti sono rimasti a “tre dischi mille lire” soprattutto ora che la musica è digitale e da 10 anni la barattiamo con l’euro…

Christian Greco


lunedì 28 novembre 2011

Consigli alla Viabilità: Via Ruffo

Uno degli obiettivi dell’associazione Nuova Hera è il raggiungimento del benessere e del quieto vivere dei cittadini crotonesi intervenendo, secondo le nostre capacità e competenze, là dove l’amministrazione locale fosse stata latitante, e così oggi, impossibilitati nell’agire direttamente sul campo, ci siamo armati di penna e calamaio per suggerire il da farsi all’ufficio addetto alla gestione della viabilità cittadina affinché intervenga (“al più presto” è scontato…) ad apportare alcune modifiche nella piazzetta in cui si intersecano più strade: via Cappuccini, via Ruffo, via Braille. Lo spazio in questione è lo stesso che un tempo ospitava il transito di pullman extraurbani carichi di studenti in viaggio verso le vicine località della provincia, oggi invece meta di automobilisti frettolosi che prepotentemente abbandonano il mezzo nell’area zebrata per fare veloci compere nelle attività commerciali della zona. Questo non è, però, l’unico neo per cui scriviamo, il nostro intervento nasce infatti dall’esigenza di evitare possibili ingorghi nonché incidenti stradali soprattutto per chi con il proprio mezzo procede da via Braille in direzione della piazzetta, in quanto non avendo una chiara visuale delle auto in arrivo dalla destra, rischia di rimetterci la pelle ogni volta che attraversa quel tratto. E’ chiaro che la segnaletica stradale esistente è rimasta ancora “favorevole” al transito dei pullman che provenienti da viale Regina Margherita, senza fare troppe manovre, s’infilavano facilmente in via Ruffo per proseguire la corsa su via Mario Nicoletta. Ora che il traffico di pullman è stato dirottato, crediamo sia utile invertire il senso di marcia di questo tratto creando una sorta di rotatoria al posto dell’area zebrata magari con un’aiuola ed una panchina o un semplice marciapiede ed eliminare i grossi cassonetti dell’immondizia sostituendoli con i contenitori della differenziata dalle dimensioni ridotte. Il nostro intento potrà sembrare a molti un modo superbo di sostituirci agli organi competenti o creare la solita polemica per denigrare il lavoro altrui, in realtà il nostro vuole essere soltanto un sincero e concreto aiuto al miglioramento della vivibilità di una piccola cittadina che con una semplice riorganizzazione diverrebbe una rara perla del Mediterraneo.

Christian Greco

giovedì 27 ottobre 2011

Cittadini come terreni... incolti!

Come un terreno arido respingerà quei semi che non potranno mai divenire frutti, così il cittadino crotonese medio, noto per la sua aridità intellettuale, non potrà mai accogliere ciò che può essere nuovo, diverso e magari benefico per le sorti di tutta la comunità, questo grazie al timore che il cambiamento possa alterare la falsa perfezione generata nella propria testa ma anche per l’incapacità di prendere in considerazione il punto di vista e l'opinione altrui con l'intenzione di capirlo e di ritenerlo, per quanto magari non condivisibile, fondato su un giusto ragionamento.

La particolarità di questo cittadino nasce dalla bassa formazione culturale dovuta ad una mente ermetica che lo ha portato nel tempo ad attribuire sempre maggiore importanza al possedimento materiale ed alla marcatura animalesca del territorio che non all’arricchimento del sapere e della conoscenza… pertanto non è difficile “ammirare” ampi spazi al centro della città divenuti discariche abusive o potenziali parchi e giardini trasformati in fiere del degrado o ancora impianti sportivi lasciati all’abbandono più totale… tutto soltanto per l’incapacità amministrativa di condomini in disaccordo o di proprietari che disconoscono il termine “decoro”.

Le colpe, ovviamente, fanno sempre capo all’amministrazione comunale o comunque locale, incurante più degli stessi cittadini, perché se in altre realtà italiane dispensano sanzioni a destra e a manca a chi non tiene cura ad esempio del verde privato, nella città del povero Pitagora l’amministrazione comunale, incapace già di aver cura del verde pubblico, è assolutamente incompetente nell’impartire e nel far rispettare le giuste direttive al mantenimento di quello privato. La mancanza di organizzazione e di progetti concreti di sviluppo partendo dall’utilizzo delle principali risorse presenti in città, rendono la stessa invivibile ai residenti ancora meno ai turisti.

Un laboratorio d’arte moderna al posto di un rudere abbandonato, un centro sportivo a carattere internazionale anziché un terreno degradato, un orto botanico come nuova destinazione d’uso di un parco dimenticato, un ostello della gioventù al posto di un vecchio edificio disabitato… potrebbero essere solo alcuni degli esempi per l’utilizzo di una delle tante aree cittadine che versano attualmente in condizioni vergognose come quelle che elencheremo di seguito: terreno in Piazza Montessori, terreno in Via Alessandro Manzoni, villetta in Via Venezia, due terreni ed una villetta in Corso Mazzini, campetto in Via dei Greci, villetta in Via G. Di Vittorio, campetto in Via Falcone e Borsellino, terreno in Via Ugo Foscolo, terreno in Via Roma (vicino Piazzale Ultras), campetto in Viale Cristoforo Colombo (vicino Lega Navale), terreno in Via Nuova Poggioreale (all’interno del muro crollato), terreno in Via Generale Tellini, terreno in Via Molo Porto Nuovo…e chi più ne ha più ne metta! Come far capire agli interessati che non si potrà raccogliere un solo frutto se non s’impara prima a seminare? Per il momento consigliamo loro di andare a zappare…!
 

Christian Greco

domenica 16 ottobre 2011

“Quel terreno abbandonato nel centro di Crotone…”
















Quel terreno abbandonato nel centro di Crotone
che volge verso la piazza tra una strada e uno stradone,

grigio, polveroso e di grande metratura
esteso in lungo e in largo ma nessuno ve ne ha cura

quando meta di giostrai quando meta di mercanti
or raduno di sgualdrine loschi tipi e trafficanti

chi deposita rifiuti chi materiale usato
e cumuli di roba di ciò che era e di ciò che è stato,

pochi sanno che è un sarcofago di storia dell’antica città
diventata oramai solo paese d’ignoranza e inciviltà,

deluso è dire poco forse è meglio amareggiato
dopo aver scoperto che a me il posto è dedicato!

Via Alessandro Manzoni… è forse un incitamento?
O è solo un consiglio da prendere sul momento?

Che qualcuno mi spieghi cos’è questo,
sarà forse il solito scherzo di cattivo gusto?!

Mi dispiace ma non posso proprio accettare
il mio nome accanto questo orrendo lupanare!

Dove stà la Magna Grecia, quella grande civiltà?
Mi pare che nessuno sappia niente in questa assurda città!

Chiunque abbia il veto sul terreno declamato
Si svegli presto e faccia in fretta a renderlo civilmente adeguato.



Alessandro Manzoni

sabato 8 ottobre 2011

Turista all'Orizzonte

L’Associazione Nuova Hera ed il movimento civico “Stanchi dei Soliti” comunicano dati dei questionari distribuiti ad un campione di ospiti delle strutture ricettive presenti in città. I questionari distribuiti rientrano nell’iniziativa denominata “Turista all’Orizzonte” giunta al termine e di seguito riepilogata:
Step 1: consegna dei questionari presso gli alberghi crotonesi, i pochi turisti in visita a Crotone erano chiamati a rispondere, con voti di gradimento, sui servizi offerti dalla città
Step 2: consegna di un vademecum presso attività commerciali, con informazioni utili per la migliore accoglienza da riservare ai turisti
Step 3: cartelli stradali turistici, per indicare ai turisti il percorso per raggiungere il castello ed il lungomare facendo notare che a Crotone questo tipo di segnali sono inesistenti
Step 4: mostra del degrado, abbiamo allestito una mostra fotografica con tutte le zone degradate di Crotone (zone centrali e comunque importanti sia pubbliche sia private)
Step 5: elaborazione dati raccolti dai questionari distribuiti negli hotel durante il primo step 
Step 6: lettera di indignazione da parte di 841 cittadini sottoscriventi indirizzata al sindaco con in allegato i questionari sopraccitati:
distribuiti n° 100, questionari compilati n° 49, strutture partecipanti n° 8, periodo iniziativa dal 20/07 al 20/09. L’immagine, che viene fuori dai questionari, è quella di una città invidiata per la posizione geografica e per le tante bellezze naturali come la spiaggia ed il mare per le quali tanti turisti chiederebbero la cittadinanza, la stessa che però tanti altri respingerebbero per la mancanza di pulizia delle strade e per l’incuria del verde pubblico nonché delle tante zone abbandonate e degradate. Dopo la gentilezza e la cordialità degli “indigeni”, a dire del turista, il nostro cavallo di battaglia è l’accessibilità dei prezzi per prodotti di primo consumo e dei tanti bei negozi il cui orario di chiusura non aiuta, però, il popolo forestiero che vorrebbe far spese nelle ore più fresche ovvero quelle serali, soprattutto se ci fosse una navetta che collegasse dopo le 20.00 la zona delle principali strutture ricettive e dei lidi balneari con il centro cittadino, visto che l’ultimo autobus che dalla piazza porta in Viale Magna Grecia è attivo fino a quell’ora e pur volendo fare una passeggiata la mancanza di marciapiede nel tratto Cimitero-Capocolonna, limita gli spostamenti verso il centro. Molto apprezzati i siti archeologici anche se poco organizzati ed apparentemente abbandonati, musei ricchi di storia ed antichità ma non c’è possibilità di acquistare un solo libro che narri della Magna Grecia o di Pitagora… Oltre ai libri (o qualunque altro tipo di souvenir) nei musei, altra grave mancanza lamentata dal turista è quella dei centri d’informazione, forse presenti ma non ben segnalati come del resto tutti i siti d’interesse storico e culturale; a tutto ciò si aggiunge l’assenza di aree attrezzate per animali, oramai fedeli compagni di vita e quindi anche di viaggio. Si nota invece la presenza incontrollata di numerosi cani randagi presenti in ogni quartiere della città.

venerdì 5 agosto 2011

Cercasi Car(s)tello

“A Crotone c’è un Castello?! Non lo sapevo!” ci confessò un ospite, dopo circa venti giorni di permanenza, per motivi di lavoro, presso la struttura d’accoglienza turistica dove collaboriamo. L’esclamazione ci lasciò dapprima spiazzati ma poi pensammo, in effetti, che noi crotonesi il castello lo vediamo mediamente un paio di volte al giorno ma i “turisti” che vagano in città non potranno mai conoscerne l’esistenza se non casualmente..! Perché? Avete mai provato a guardarvi intorno? Avete mai visto un solo cartello stradale che indichi la direzione per raggiungere la fortezza di Carlo V? Noi dell’associazione Nuova Hera in collaborazione col movimento civico Stanchi dei Soliti nella scorsa mattinata ci siamo armati di buona volontà, spirito d’avventura e macchinetta fotografica e siamo partiti alla volta del cartello/castello perduto immortalando l’attuale stato della cartellonistica stradale crotonese. Fingendo di arrivare in città utilizzando l’auto, percorriamo la statale 106 in direzione sud ed imbocchiamo il cavalcavia che affaccia sul cimitero delle fabbriche: in meno di 30 secondi incontriamo, sospeso in alto sulla strada, un nuovissimo e grande cartello stradale che ci dà il benvenuto in città mostrando sulla sinistra la mappa del territorio provinciale e sulla destra proprio una immagine del castello! Chi ben comincia… dovrebbe essere a metà dell’opera, diceva un saggio proverbio, ma a Crotone forse è poco usato: subito dopo aver lasciato l’enorme segnale incontriamo una rotonda, di recente costruzione, abbellita da un gruppo di delfini circondati dal verde delle aiuole, dalle nuove costruzioni popolari, dalla nuova isola ecologica… ma un solo cartello che indichi dove portino le strade che si presentano davanti ai nostri occhi non esiste! Ne avremmo trovati però tantissimi (anche se privi di quello che cercavamo) se fossimo sboccati dalla strada consortile, quella che fiancheggia la “Passeggiata degli innamorati”, ma abbiamo preferito non percorrerla sia per questioni di salvaguardia alla nostra salute… sia perché non è la strada principale per entrare in città. Così percorriamo prima Via Miscello poi torniamo indietro ed attraversiamo il quartiere Fondo Gesù, al termine di entrambe le strade troviamo finalmente la segnaletica stradale che ci fornisce alcune importanti indicazioni ma non quella che stiamo cercando! Proseguiamo dunque verso il centro con la convinzione che ne troveremo qualcuno più avanti ma non abbiamo fortuna: piazza Pitagora (da sempre senza una vera identità) è priva di ogni genere di indicazioni, stessa cosa vale per il lungomare, per piazza Gandhi, per Via Cutro, per Via Roma, per Via Vittorio Veneto e per tutte le altre piazze e strade dove al massimo incontriamo informazioni su come raggiungere le varie istituzioni ma informazioni per raggiungere il castello nessuna! Su e giù per la città il solo ed unico cartello che siamo riusciti a trovare, molto simile ad un reperto archeologico, mangiato dalla ruggine, e pendente da un lato… è situato su di un marciapiede nelle vicinanze del porto, sfondo giallo con scritta nera sbiadita: “CASTELLO CARLO V” con apposita freccia a destra, per fortuna la giusta direzione, ma non per le auto, che seguendo l’indicazione s’infilerebbero in un bel divieto d’accesso! A questo punto ci chiediamo: a cosa serve pubblicizzare una località, un sito, un monumento, un castello… se poi raggiungerlo diventa un’avventura in stile Indiana Jones?! Agli amministratori crotonesi l’ardua sentenza…

Chistian Greco

giovedì 17 marzo 2011

Abusivismo "manifesto"

La primavera è alle porte… già volano le rondini alte nel cielo, i prati si colorano a festa, gridano i bimbi di gioia per la strada… e scivola leggiadra la colla dei manifesti elettorali… i migliaia di manifesti che presto tappezzeranno, come carta da parati, tutto il territorio comunale: dai semplici muri ai cassonetti dell’immondizia, dai balconi delle abitazioni alle saracinesche dei garage, dai poveri alberi indifesi alle vetrate di locali dismessi vedremo sfilare tanti visi gaudenti tra i quali sbucheranno i nostri futuri eroi ai quali spetterà l’arduo compito di prendere in mano le redini di una città allo sbando e condurla verso un futuro migliore (si spera sempre). Non è però cominciata questa battaglia di “belle facce” che in città la presenza di manifesti abusivi è presente ormai da tempo! Si parla di semplici manifesti pubblicitari attaccati senza alcuna apparente autorizzazione in svariati ma strategici punti della città, è facile incappare anche in affissioni dello stesso Comune di Crotone che anziché vigilare, partecipa attivamente all’assalto del primo muro libero da ricoprire senza ritegno. Nell’era in cui i muri si lasciano cadere per dimostrare la loro opposizione a questo ingiustificato vandalismo… si continua ad attaccare carta su carta coprendo e ricoprendo muri di cinta di edifici privati. Non è decoroso vedere, o meglio “intravedere”, presso la scuola “Ernesto Codignola” in Via XXV Aprile la dimora del custode sommersa da manifesti di ogni genere. Siamo riusciti a riconoscere che si trattasse di un’abitazione dalla presenza di due finestre di alluminio che “stonavano” con il resto della muraglia di carta!
Forse i problemi a Crotone sono davvero tanti e di più seri che questo potremmo metterlo da parte… ma metti da parte questo, metti da parte quello, metti da parte quell’altro… come facciamo a dare sviluppo al tanto desiderato Turismo se le caratteristiche di una città turistica non le abbiamo e nemmeno le perseguiamo?! Come facciamo, se i problemi seppur piccoli ma evidenti anziché affrontarli e risolverli li mettiamo sotto il tappeto?! Niente paura, ci pensa il GOVERNO NAZIONALE a trovare la soluzione al problema dei manifesti abusivi: per la modica somma di mille euro potrete tappezzare la vostra città quanto volete…!!! Il 12 febbraio 2010 il Governo ha ottenuto la fiducia sul maxi emendamento presentato dall’aula del Senato con una votazione di 134 voti a favore, 99 contrari e 4 astenuti, convertendo in legge il decreto Milleproroghe, che comprende, tra le altre cose, un condono “preventivo” sui manifesti elettorali abusivi. Dopo la bocciatura dell’emendamento al decreto, proposto dai deputati del Pd Giampaolo Fogliardi e Simonetta Rubinato, che stabiliva una multa fino a 100 mila euro e il pagamento delle spese di rimozione sostenute dal Comune a chi violava ripetutamente le norme relative all’affissione di manifesti politici al di fuori degli spazi consentiti per legge, via libera per gli attacchini abusivi fino alla fine delle prossime elezioni regionali. Chi vorrà sanare una o più violazioni potrà farlo, molto semplicemente, versando mille euro al comune di appartenenza. Questa misura costituirà un invito a nozze per il diffuso malcostume dell’affissione selvaggia, che avrà la sua massima espressione proprio nel corso delle prossime elezioni comunali.
Viva l’ITALIA!

Christian Greco

lunedì 7 febbraio 2011

Rifiutiamoli... non sono cittadini!

Avete mai provato ad immaginare una città senza persone incivili? Strade e marciapiedi puliti, traffico ordinato, parchi e giardini profumati, muri che siano muri (e non lavagne o bacheche...), fontane limpide e piazzette vivibili… a Crotone purtroppo tutto ciò esiste soltanto nelle cartoline. In una città dove tutti gli abitanti sostengono che l’economia su cui puntare è quella turistica, non si può far a meno di notare il degrado ambientale presente, in quantità e modalità diverse, in tutti i quartieri. Dopo il noto attentato alla nostra salute ancora in corso d’opera a causa della disseminazione di scorie nel sottosuolo crotonese, noi cittadini siamo chiamati, per dissimulare queste nefandezze, ad agire con maggior senso civico per non ritrovarci un giorno, forse non molto lontano, sommersi dai nostri stessi rifiuti. E’ dalle piccole cose che una città deve ripartire, o meglio iniziare: la raccolta differenziata, per esempio, non è un modo per “togliere tempo” a noi cittadini ma un modo per “rispettare l’ambiente” in cui viviamo ma soprattutto per creare meno rifiuti. L’isola ecologica non è un pezzo di terra circondata dal mare dove abitano ecologisti… ma finalmente una realtà utile per il riciclo dei rifiuti e quindi per il nostro benessere senza l’ombra di una nuova discarica. C’è da ricordare a noi, autori del nostro destino, che i rifiuti non rappresentano soltanto un imbarazzante ingombro agli occhi dei turisti, ma sono fonte di malattie infettive e degenerative, soprattutto se si pensa che alcuni individui abbandonano tranquillamente resti di materiale edile, come l’eternit, che contiene fibre d’amianto! E’ accaduto proprio di recente in piena area archeologica in località Capocolonna, un area che più di tutte dovrebbe essere preservata e conservata per continuare ad essere meta turistica, invece sono più di due mesi che il reperto è stato lasciato lì e nessuno ha provveduto ancora a rimuoverlo. Purtroppo i cittadini Crotonesi soffrono, oltre che d’ignoranza, anche di “pigrizia”: non c’è la volontà di cambiare le cose, tutti sono per una città pulita, ordinata e ben organizzata, ma poi restano tutti a guardare con le mani in tasca e se provi a convincerne uno in qualche buona azione di civiltà la risposta è: “Tanto la situazione non cambierà mai” “Questo è il sud, questa è Crotone”. Noi Crotonesi siamo soliti nasconderci dietro queste frasi fatte rivestendoci di vittimismo e rassegnazione ma la realtà è ben diversa: questo non è il Sud e questa di sicuro non è Crotone, almeno quella dei giovani di Nuova Hera che sono scesi più volte in strada, con alcune iniziative, per dimostrare che non solo credono e vogliono che le cose cambino ma si sono letteralmente rimboccati le maniche per cambiarle. “ Facciamo spiaggia pulita” è soltanto una delle tante iniziative messe in pratica e che chiunque, armato di buona volontà e senso civico, avrebbe potuto fare senza aspettare “la manna dal cielo”… Con questa iniziativa ci siamo resi conto di quanto i Crotonesi, scambino la lunga costa ionica per un enorme pattumiera ed anche nei vari quartieri la situazione “rifiuti” non è delle migliori: è prassi ormai trovare i cassonetti attorniati da materassi, lavatrici, frigoriferi, televisori, addirittura bombole del gas... sembra quasi di essere al mercatino delle pulci! Vorremmo sorvolare l’argomento “piccole discariche abusive”… ma saremmo proprio ipocriti e per questo non ci dimentichiamo nemmeno di censire i tanti focolai di rifiuti che sprigionano nell’aria enormi quantità di sostanze tossiche. Vogliamo davvero tutto questo?! Danneggiare noi stessi con le nostre mani…?! Chi Vi scrive sicuramente NO! Per chi invece vuole e commette simili delitti o non li denuncia noi chiediamo che venga ritirata loro la cittadinanza crotonese! E’ arrivato il momento di “cambiare” siamo stanchi di “sopravvivere”, d’ora in poi vogliamo “vivere” a Crotone.

Debora De Meco


martedì 18 gennaio 2011

C'è da spostare una macchina

Quando il gatto non c’è i topi ballano… ed a ballare in città, magari sulle note di “C’è da spostare una macchina” del simpaticissimo Francesco Salvi, sono davvero tanti quando si fa riferimento all’annosa questione dei parcheggi selvaggi. L’associazione Nuova Hera è già scesa in campo con due eguali iniziative, ma distinte nel tempo e nel luogo: il 7 gennaio ha fatto “piazza pulita” in Via Mario Nicoletta e zone limitrofe, sei giorni dopo si è rivista in Via XXV Aprile ricordando agli automobilisti, attraverso la distribuzione di semplici volantini, il divieto, previsto dal codice della strada, di lasciare il proprio mezzo ovunque crei disagio: in doppia fila, sulle strisce pedonali, sui marciapiedi ed in altre situazioni simili. L’iniziativa di sensibilizzare gli automobilisti incivili nasce non solo dalla carestia di senso civico nella maggior parte della collettività crotonese ma anche dalla carenza di ciò che forse questo territorio sta patendo di più, non solo sul piano della viabilità ma anche in molti altri punti: la presenza delle istituzioni in tutte le sue forme.
In questo caso, a fare la parte del gatto, è la polizia municipale che con l’applicazione di regole esistenti ma poco utilizzate invertirebbero questa pessima tendenza dei cittadini di non rispettare le regole. Un altro “gatto” è l’amministrazione comunale che trasformando zone centrali degradate in aree destinate ad uso parcheggio, risolverebbe metà dei problemi di viabilità. Purtroppo la presenza sul territorio di vigili urbani è a dir poco prossima allo zero, se non quando all’uscita da scuola con i bambini che attraversano le strisce pedonali si materializzano per regolare il traffico in quei piccoli frangenti. Spesso ci si chiede il motivo di questa mancanza di vigilanza sul territorio con la risposta frequente tra la cittadinanza che mancano i soldi per nuove assunzioni. Dunque non è difficile assistere, per la carenza di controllo o di civiltà… , a continui ingorghi, a civili cittadini impossibilitati ad uscire dal proprio parcheggio, ad anziane massaie costrette a cambiare rotta sui marciapiedi e sulle strisce pedonali per le macchine che ostruiscono il passaggio… La cattiva pratica di non attenersi alle regole e fare i propri comodi “grazie” alla mancanza di controllo la fa da padrone in città, come le immagini stesse testimoniano, e la campagna di sensibilizzazione che Nuova Hera  ha messo in campo punta a far emergere quel senso civico del quale si sente tanto la mancanza tra la popolazione crotonese e che dovrebbe imparare a tirar fuori spontaneamente per il bene comune senza dover aspettare di farlo per forza sotto la minaccia di sanzioni e multe.

Dionigi Borrelli