Eh si, erano proprio queste le
parole citate da Toto Cutugno nel pezzo cantato a Sanremo nel lontano 1995: “la
rugiada che mi bagna, zappare la terra e fare legna” quando le nostre campagne
erano un’isola felice per staccarsi dallo smog e dal caos provocato dalle
rumorose abitudini cittadine. Ancora oggi abbiamo modo di trovare un po’ di
pace per le nostre orecchie ma non è lo stesso per i nostri occhi o per il
nostro naso… la nostra campagna (quella crotonese) è si caratterizzata dalla
pace ma più che una dolce quiete ci sembra un “silenzio assassino”…tra cumuli
di vecchi televisori, pneumatici consumati e lastre di eternit sparse ovunque
il passo dalla genuinità alla nocività del vivere in campagna è brevissimo! Ci chiediamo
perché le periferie e le campagne del nostro territorio sono divenute e
continuano ad essere utilizzate come discariche abusive?! Quale soluzione ha la
nostra pubblica amministrazione comunale per risolvere e soprattutto prevenire
questo grave ma sottovalutato problema? Nelle nostre passeggiate civiche
abbiamo visto grosse discariche in pieno centro, quelle in campagna non
dovrebbero colpirci più di tanto ed invece continuiamo a denunciare questo vile
reato che continua ad essere (almeno per noi) disastro ambientale nonché
violenza alla salute pubblica! Non possono essere considerati “normali” i
cumuli di rifiuti al ciglio delle strade di campagna, accettare una nefandezza
simile significa rassegnarsi apaticamente alla distruzione del territorio e
quindi alla continua precarietà della nostra salute, della nostra vita. Noi non
lo accettiamo, chiediamo (a breve sarà fatto ufficialmente) a chi “gestisce” il
territorio di mobilitarsi seriamente e celermente alla risoluzione del problema
più volte dibattuto. I rifiuti di un vecchio mobile che si vedono in foto sono freschi di giornata, la nostra verbale denuncia vi potrà sembrare cosa già sentita eppure i rifiuti che quotidianamente scoviamo sono sempre nuovi!
Nessun commento:
Posta un commento