
mercoledì 28 dicembre 2011
La regola è nulla senza controllo

venerdì 23 dicembre 2011
Prima candelina per Nuova Hera
L’associazione che pensava di smussare la mentalità crotonese, almeno quella dell’Amministrazione Comunale, di riuscire a dare una scossa ad una città mezza morta, di donare qualche utile consiglio per lo sviluppo culturale della città ma soprattutto dei cittadini… tira le somme dopo un anno di attività: era il 23 dicembre del 2010 quando 5 ragazzi armati di vernice e pennelli ripulivano a spese loro le pareti di un edificio privato completamente imbrattato da “scarabocchi” fatti con le bombolette spray. L’edificio in questione era il “Palazzo dei Ferrovieri” una struttura abbastanza storica del centro cittadino che i membri fondatori dell’associazione ritenevano ingiusto lasciare in quelle condizioni indecorose, pur non essendone i proprietari né i condomini… il messaggio diretto ai concittadini ed all’amministrazione comunale era chiaro: rimboccarsi le maniche e darsi da fare per migliorare tutto ciò che di negativo c’è in città perchè vi appartiene, la cura della città spetta in primis al sindaco perché ne possiede le chiavi, ma subito dopo a tutti noi cittadini, nessuno escluso. Quel 23 dicembre i ragazzi di Nuova Hera potevano passarlo a casa con familiari ed amici a giocare a carte, a mangiare crustoli e susumelle, a passeggiare sul lungomare, a giocare a calcetto o a farsi le cannette sulla lega navale… eppure hanno voluto, almeno per una volta, dimostrare che basta poco per cambiare le cose senza stare a guardarle lamentando che non funzionino o che non vadano bene, e che si possono ottenere ottimi risultati anche senza aspettare la “manna dal cielo”. L’idea di una “Nuova Hera” in realtà nasceva in estate dopo lunghi anni di una repressa insoddisfazione della classe politica locale, incapace di gestire il territorio e di lasciare le buone prospettive per il futuro di noi giovani. Poi nel frattempo scoprimmo l’esistenza di “Stanchi dei Soliti” e così, creare una lista civica per presentarci alle elezioni amministrative, non serviva più! La nostra voglia di fare, però, era così grande che non avevamo tempo da perdere, e così decidemmo di fondare un’associazione di sensibilizzazione al senso civico: dare il buon esempio ai concittadini sul comportamento sociale, cercando di smuovere un po’ le coscienze e magari ottenere un piccolo ma gioviale cambiamento. Dopo 12 mesi di vita, in città, tutto è rimasto com’era, di coscienze forse qualcuna l’abbiamo smossa, l’unica certezza è che ci siamo dati da fare, pur facendo la parte delle mosche bianche, abbiamo realizzato tante iniziative sociali per dare spunto al cambiamento, tante altre non siamo riusciti ad effettuarle perché i temi che volevamo trattare (es. la raccolta differenziata) non erano (e non lo sono tuttora) stati ancora introdotti dai nostri “maestri” nella vita sociale cittadina! Noi comunque andremo ancora avanti senza patrocini ma soltanto ringraziando tutti quelli che hanno preso parte alle nostre iniziative e che ce ne hanno suggerite tante altre da poter realizzare. Un abbraccio a presto e Buone Feste.
Nuova Hera
domenica 4 dicembre 2011
Niente è più certo del cambiamento

lunedì 28 novembre 2011
Consigli alla Viabilità: Via Ruffo

Christian Greco
giovedì 27 ottobre 2011
Cittadini come terreni... incolti!
La particolarità di questo cittadino nasce dalla bassa formazione culturale dovuta ad una mente ermetica che lo ha portato nel tempo ad attribuire sempre maggiore importanza al possedimento materiale ed alla marcatura animalesca del territorio che non all’arricchimento del sapere e della conoscenza… pertanto non è difficile “ammirare” ampi spazi al centro della città divenuti discariche abusive o potenziali parchi e giardini trasformati in fiere del degrado o ancora impianti sportivi lasciati all’abbandono più totale… tutto soltanto per l’incapacità amministrativa di condomini in disaccordo o di proprietari che disconoscono il termine “decoro”.
Le colpe, ovviamente, fanno sempre capo all’amministrazione comunale o comunque locale, incurante più degli stessi cittadini, perché se in altre realtà italiane dispensano sanzioni a destra e a manca a chi non tiene cura ad esempio del verde privato, nella città del povero Pitagora l’amministrazione comunale, incapace già di aver cura del verde pubblico, è assolutamente incompetente nell’impartire e nel far rispettare le giuste direttive al mantenimento di quello privato. La mancanza di organizzazione e di progetti concreti di sviluppo partendo dall’utilizzo delle principali risorse presenti in città, rendono la stessa invivibile ai residenti ancora meno ai turisti.
Un laboratorio d’arte moderna al posto di un rudere abbandonato, un centro sportivo a carattere internazionale anziché un terreno degradato, un orto botanico come nuova destinazione d’uso di un parco dimenticato, un ostello della gioventù al posto di un vecchio edificio disabitato… potrebbero essere solo alcuni degli esempi per l’utilizzo di una delle tante aree cittadine che versano attualmente in condizioni vergognose come quelle che elencheremo di seguito: terreno in Piazza Montessori, terreno in Via Alessandro Manzoni, villetta in Via Venezia, due terreni ed una villetta in Corso Mazzini, campetto in Via dei Greci, villetta in Via G. Di Vittorio, campetto in Via Falcone e Borsellino, terreno in Via Ugo Foscolo, terreno in Via Roma (vicino Piazzale Ultras), campetto in Viale Cristoforo Colombo (vicino Lega Navale), terreno in Via Nuova Poggioreale (all’interno del muro crollato), terreno in Via Generale Tellini, terreno in Via Molo Porto Nuovo…e chi più ne ha più ne metta! Come far capire agli interessati che non si potrà raccogliere un solo frutto se non s’impara prima a seminare? Per il momento consigliamo loro di andare a zappare…!
Christian Greco
domenica 16 ottobre 2011
“Quel terreno abbandonato nel centro di Crotone…”
Quel terreno abbandonato nel centro di Crotone
che volge verso la piazza tra una strada e uno stradone,
grigio, polveroso e di grande metratura
esteso in lungo e in largo ma nessuno ve ne ha cura
quando meta di giostrai quando meta di mercanti
or raduno di sgualdrine loschi tipi e trafficanti
chi deposita rifiuti chi materiale usato
e cumuli di roba di ciò che era e di ciò che è stato,
pochi sanno che è un sarcofago di storia dell’antica città
diventata oramai solo paese d’ignoranza e inciviltà,
deluso è dire poco forse è meglio amareggiato
dopo aver scoperto che a me il posto è dedicato!
Via Alessandro Manzoni… è forse un incitamento?
O è solo un consiglio da prendere sul momento?
Che qualcuno mi spieghi cos’è questo,
sarà forse il solito scherzo di cattivo gusto?!
Mi dispiace ma non posso proprio accettare
il mio nome accanto questo orrendo lupanare!
Dove stà la Magna Grecia, quella grande civiltà?
Mi pare che nessuno sappia niente in questa assurda città!
Chiunque abbia il veto sul terreno declamato
Si svegli presto e faccia in fretta a renderlo civilmente adeguato.
Alessandro Manzoni
sabato 8 ottobre 2011
Turista all'Orizzonte

Step 1: consegna dei questionari presso gli alberghi crotonesi, i pochi turisti in visita a Crotone erano chiamati a rispondere, con voti di gradimento, sui servizi offerti dalla città
Step 2: consegna di un vademecum presso attività commerciali, con informazioni utili per la migliore accoglienza da riservare ai turisti
Step 3: cartelli stradali turistici, per indicare ai turisti il percorso per raggiungere il castello ed il lungomare facendo notare che a Crotone questo tipo di segnali sono inesistenti
Step 4: mostra del degrado, abbiamo allestito una mostra fotografica con tutte le zone degradate di Crotone (zone centrali e comunque importanti sia pubbliche sia private)
Step 5: elaborazione dati raccolti dai questionari distribuiti negli hotel durante il primo step
Step 6: lettera di indignazione da parte di 841 cittadini sottoscriventi indirizzata al sindaco con in allegato i questionari sopraccitati:
distribuiti n° 100, questionari compilati n° 49, strutture partecipanti n° 8, periodo iniziativa dal 20/07 al 20/09. L’immagine, che viene fuori dai questionari, è quella di una città invidiata per la posizione geografica e per le tante bellezze naturali come la spiaggia ed il mare per le quali tanti turisti chiederebbero la cittadinanza, la stessa che però tanti altri respingerebbero per la mancanza di pulizia delle strade e per l’incuria del verde pubblico nonché delle tante zone abbandonate e degradate. Dopo la gentilezza e la cordialità degli “indigeni”, a dire del turista, il nostro cavallo di battaglia è l’accessibilità dei prezzi per prodotti di primo consumo e dei tanti bei negozi il cui orario di chiusura non aiuta, però, il popolo forestiero che vorrebbe far spese nelle ore più fresche ovvero quelle serali, soprattutto se ci fosse una navetta che collegasse dopo le 20.00 la zona delle principali strutture ricettive e dei lidi balneari con il centro cittadino, visto che l’ultimo autobus che dalla piazza porta in Viale Magna Grecia è attivo fino a quell’ora e pur volendo fare una passeggiata la mancanza di marciapiede nel tratto Cimitero-Capocolonna, limita gli spostamenti verso il centro. Molto apprezzati i siti archeologici anche se poco organizzati ed apparentemente abbandonati, musei ricchi di storia ed antichità ma non c’è possibilità di acquistare un solo libro che narri della Magna Grecia o di Pitagora… Oltre ai libri (o qualunque altro tipo di souvenir) nei musei, altra grave mancanza lamentata dal turista è quella dei centri d’informazione, forse presenti ma non ben segnalati come del resto tutti i siti d’interesse storico e culturale; a tutto ciò si aggiunge l’assenza di aree attrezzate per animali, oramai fedeli compagni di vita e quindi anche di viaggio. Si nota invece la presenza incontrollata di numerosi cani randagi presenti in ogni quartiere della città.
venerdì 5 agosto 2011
Cercasi Car(s)tello
Chistian Greco
giovedì 17 marzo 2011
Abusivismo "manifesto"
Forse i problemi a Crotone sono davvero tanti e di più seri che questo potremmo metterlo da parte… ma metti da parte questo, metti da parte quello, metti da parte quell’altro… come facciamo a dare sviluppo al tanto desiderato Turismo se le caratteristiche di una città turistica non le abbiamo e nemmeno le perseguiamo?! Come facciamo, se i problemi seppur piccoli ma evidenti anziché affrontarli e risolverli li mettiamo sotto il tappeto?! Niente paura, ci pensa il GOVERNO NAZIONALE a trovare la soluzione al problema dei manifesti abusivi: per la modica somma di mille euro potrete tappezzare la vostra città quanto volete…!!! Il 12 febbraio 2010 il Governo ha ottenuto la fiducia sul maxi emendamento presentato dall’aula del Senato con una votazione di 134 voti a favore, 99 contrari e 4 astenuti, convertendo in legge il decreto Milleproroghe, che comprende, tra le altre cose, un condono “preventivo” sui manifesti elettorali abusivi. Dopo la bocciatura dell’emendamento al decreto, proposto dai deputati del Pd Giampaolo Fogliardi e Simonetta Rubinato, che stabiliva una multa fino a 100 mila euro e il pagamento delle spese di rimozione sostenute dal Comune a chi violava ripetutamente le norme relative all’affissione di manifesti politici al di fuori degli spazi consentiti per legge, via libera per gli attacchini abusivi fino alla fine delle prossime elezioni regionali. Chi vorrà sanare una o più violazioni potrà farlo, molto semplicemente, versando mille euro al comune di appartenenza. Questa misura costituirà un invito a nozze per il diffuso malcostume dell’affissione selvaggia, che avrà la sua massima espressione proprio nel corso delle prossime elezioni comunali.
Viva l’ITALIA!
Christian Greco
lunedì 7 febbraio 2011
Rifiutiamoli... non sono cittadini!
Avete mai provato ad immaginare una città senza persone incivili? Strade e marciapiedi puliti, traffico ordinato, parchi e giardini profumati, muri che siano muri (e non lavagne o bacheche...), fontane limpide e piazzette vivibili… a Crotone purtroppo tutto ciò esiste soltanto nelle cartoline. In una città dove tutti gli abitanti sostengono che l’economia su cui puntare è quella turistica, non si può far a meno di notare il degrado ambientale presente, in quantità e modalità diverse, in tutti i quartieri. Dopo il noto attentato alla nostra salute ancora in corso d’opera a causa della disseminazione di scorie nel sottosuolo crotonese, noi cittadini siamo chiamati, per dissimulare queste nefandezze, ad agire con maggior senso civico per non ritrovarci un giorno, forse non molto lontano, sommersi dai nostri stessi rifiuti. E’ dalle piccole cose che una città deve ripartire, o meglio iniziare: la raccolta differenziata, per esempio, non è un modo per “togliere tempo” a noi cittadini ma un modo per “rispettare l’ambiente” in cui viviamo ma soprattutto per creare meno rifiuti. L’isola ecologica non è un pezzo di terra circondata dal mare dove abitano ecologisti… ma finalmente una realtà utile per il riciclo dei rifiuti e quindi per il nostro benessere senza l’ombra di una nuova discarica. C’è da ricordare a noi, autori del nostro destino, che i rifiuti non rappresentano soltanto un imbarazzante ingombro agli occhi dei turisti, ma sono fonte di malattie infettive e degenerative, soprattutto se si pensa che alcuni individui abbandonano tranquillamente resti di materiale edile, come l’eternit, che contiene fibre d’amianto! E’ accaduto proprio di recente in piena area archeologica in località Capocolonna, un area che più di tutte dovrebbe essere preservata e conservata per continuare ad essere meta turistica, invece sono più di due mesi che il reperto è stato lasciato lì e nessuno ha provveduto ancora a rimuoverlo. Purtroppo i cittadini Crotonesi soffrono, oltre che d’ignoranza, anche di “pigrizia”: non c’è la volontà di cambiare le cose, tutti sono per una città pulita, ordinata e ben organizzata, ma poi restano tutti a guardare con le mani in tasca e se provi a convincerne uno in qualche buona azione di civiltà la risposta è: “Tanto la situazione non cambierà mai” “Questo è il sud, questa è Crotone”. Noi Crotonesi siamo soliti nasconderci dietro queste frasi fatte rivestendoci di vittimismo e rassegnazione ma la realtà è ben diversa: questo non è il Sud e questa di sicuro non è Crotone, almeno quella dei giovani di Nuova Hera che sono scesi più volte in strada, con alcune iniziative, per dimostrare che non solo credono e vogliono che le cose cambino ma si sono letteralmente rimboccati le maniche per cambiarle. “ Facciamo spiaggia pulita” è soltanto una delle tante iniziative messe in pratica e che chiunque, armato di buona volontà e senso civico, avrebbe potuto fare senza aspettare “la manna dal cielo”… Con questa iniziativa ci siamo resi conto di quanto i Crotonesi, scambino la lunga costa ionica per un enorme pattumiera ed anche nei vari quartieri la situazione “rifiuti” non è delle migliori: è prassi ormai trovare i cassonetti attorniati da materassi, lavatrici, frigoriferi, televisori, addirittura bombole del gas... sembra quasi di essere al mercatino delle pulci! Vorremmo sorvolare l’argomento “piccole discariche abusive”… ma saremmo proprio ipocriti e per questo non ci dimentichiamo nemmeno di censire i tanti focolai di rifiuti che sprigionano nell’aria enormi quantità di sostanze tossiche. Vogliamo davvero tutto questo?! Danneggiare noi stessi con le nostre mani…?! Chi Vi scrive sicuramente NO! Per chi invece vuole e commette simili delitti o non li denuncia noi chiediamo che venga ritirata loro la cittadinanza crotonese! E’ arrivato il momento di “cambiare” siamo stanchi di “sopravvivere”, d’ora in poi vogliamo “vivere” a Crotone.
Debora De Meco
martedì 18 gennaio 2011
C'è da spostare una macchina
Quando il gatto non c’è i topi ballano… ed a ballare in città, magari sulle note di “C’è da spostare una macchina” del simpaticissimo Francesco Salvi, sono davvero tanti quando si fa riferimento all’annosa questione dei parcheggi selvaggi. L’associazione Nuova Hera è già scesa in campo con due eguali iniziative, ma distinte nel tempo e nel luogo: il 7 gennaio ha fatto “piazza pulita” in Via Mario Nicoletta e zone limitrofe, sei giorni dopo si è rivista in Via XXV Aprile ricordando agli automobilisti, attraverso la distribuzione di semplici volantini, il divieto, previsto dal codice della strada, di lasciare il proprio mezzo ovunque crei disagio: in doppia fila, sulle strisce pedonali, sui marciapiedi ed in altre situazioni simili. L’iniziativa di sensibilizzare gli automobilisti incivili nasce non solo dalla carestia di senso civico nella maggior parte della collettività crotonese ma anche dalla carenza di ciò che forse questo territorio sta patendo di più, non solo sul piano della viabilità ma anche in molti altri punti: la presenza delle istituzioni in tutte le sue forme.
In questo caso, a fare la parte del gatto, è la polizia municipale che con l’applicazione di regole esistenti ma poco utilizzate invertirebbero questa pessima tendenza dei cittadini di non rispettare le regole. Un altro “gatto” è l’amministrazione comunale che trasformando zone centrali degradate in aree destinate ad uso parcheggio, risolverebbe metà dei problemi di viabilità. Purtroppo la presenza sul territorio di vigili urbani è a dir poco prossima allo zero, se non quando all’uscita da scuola con i bambini che attraversano le strisce pedonali si materializzano per regolare il traffico in quei piccoli frangenti. Spesso ci si chiede il motivo di questa mancanza di vigilanza sul territorio con la risposta frequente tra la cittadinanza che mancano i soldi per nuove assunzioni. Dunque non è difficile assistere, per la carenza di controllo o di civiltà… , a continui ingorghi, a civili cittadini impossibilitati ad uscire dal proprio parcheggio, ad anziane massaie costrette a cambiare rotta sui marciapiedi e sulle strisce pedonali per le macchine che ostruiscono il passaggio… La cattiva pratica di non attenersi alle regole e fare i propri comodi “grazie” alla mancanza di controllo la fa da padrone in città, come le immagini stesse testimoniano, e la campagna di sensibilizzazione che Nuova Hera ha messo in campo punta a far emergere quel senso civico del quale si sente tanto la mancanza tra la popolazione crotonese e che dovrebbe imparare a tirar fuori spontaneamente per il bene comune senza dover aspettare di farlo per forza sotto la minaccia di sanzioni e multe.
Dionigi Borrelli
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